Un’indagine sanitaria dà al governo [americano] i primi dati su larga scala sulla popolazione gay e bisessuale
Di Sandhya Somashekhar, 15 Luglio 2014
Meno del 3% della popolazione USA si identifica come gay, lesbica o bisessuale, hanno riferito i Centers for Disease Control and Prevention nella prima indagine governativa a larga scala che misura l’orientamento sessuale degli americani.
La National Health Interview Survey = Indagine Nazionale sulla Salute, che è il principale mezzo del governo [americano] per valutare ogni anno la salute ed i comportamenti degli americani, ha trovato che l’1,6% degli adulti si autoidentifica come gay o lesbiche, e lo 0,7% si considera bisessuale.
La stragrande maggioranza degli adulti, il 96,6% si autoetichettava come etero nell’indagine del 2013. Un ulteriore 1,1% ha rifiutato di rispondere, ha risposto “non so” oppure ha detto che era “qualcos’altro”.
Le cifre offrono una stima lievemente inferiore delle dimensioni della popolazione gay, lesbica e bisessuale di altre indagini, che hanno posto la popolazione complessiva più verso il 3,5-4%. In particolare, la stima dei bisessuali era inferiore a quella di altre indagini.
L’inclusione della domanda sull’orientamento sessuale in un’influente indagine usata per guidare le decisioni governative sui finanziamenti e sulla ricerca è stata vista come una grande vittoria per la comunità gay, che lottava con la scarsità di dati sulle sue specifiche necessità sanitarie.
“Questo è un grosso passo avanti nel tentativo di rimediare ad alcune di queste lacune nel comprendere il ruolo che giocano l’orientamento sessuale e l’identità di genere nella salute e nella vita delle persone”, ha detto Gary J. Gates, demografo del Williams Institute, un centro di ricerca all’University of California – Los Angeles che studia le popolazioni lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT).
Iniziata nel 1957, l’indagine federale sulla salute contiene un’ampia gamma di domande, su argomenti come le cure mediche, le vaccinazioni ed il fumo. I dati sono raccolti per i CDC dal Census Bureau, che conduce delle interviste con migliaia di americani in tutto il paese. È assai stimata a causa dell’ampiezza del campione – nell’indagine più recente, 33.557 adulti di età tra i 18 ed i 64 anni – e dei metodi usati, che comprendono interviste faccia a faccia ed alcune indagini telefoniche successive.
Alcune altre indagini federali fanno domande sull’orientamento sessuale, ma non sono abbastanza ampie da fornire dati generalizzabili a tutto il paese, hanno detto dei funzionari governativi.
Le informazioni rilasciate dai CDC martedì offrono una prima analisi dal punto di vista dell’orientamento sessuale su misure critiche per la salute pubblica, tra cui il fumare, il bere, e l’avere o meno un’assicurazione sanitaria.
Non si è trovata un’ampia struttura che suggerisca che un gruppo era nel complesso meno sano di ogni altro gruppo, ha detto Brian W. Ward, il ricercatore di questo rapporto. Riecheggiando altri studi, ha trovato che, confrontati con gli etero, era più probabile che i gay fumassero ed avessero bevuto cinque o più drink in un giorno almeno una volta l’ultimo anno. Era più probabile che le donne etero si considerassero in salute eccellente od ottima rispetto alle donne che si identificavano come lesbiche.
Ma era più probabile che i gay si fossero vaccinati contro l’influenza degli etero, ed era meno probabile che i gay fossero in sovrappeso rispetto agli etero.
In alcuni casi, le disparità più notevoli erano esperite dai bisessuali. L’indagine ha mostrato che le persone che si identificavano come attratte da ambo i sessi avevano più probabilità di aver sperimentato stress psicologico negli ultimi 30 giorni degli etero.
“Semplicemente, ora non ne sappiamo molto sulla bisessualità, e finalmente stiamo cominciando ad indagare in proposito”, ha detto Judy Bradford, direttrice del Center for Population Research in LGBT Health all’Istituto Fenway a Boston. Lo studio può stimolare ulteriori indagini su questa popolazione poco studiata, ha detto.
Nel loro rapporto, i ricercatori dei CDC riconoscono che la loro stima delle dimensioni della popolazione bisessuale differisce da quelle in altri studi. Una stima nazionale della General Social Survey del 2008 – finanziata dalla National Science Foundation, un’agenzia federale dedicata al progresso delle scienze non mediche – ha stimato che l’1,1% della popolazione si identifica come bisessuale. Altre ricerche suggeriscono che il numero dei bisessuali sia pressoché eguale a quello dei gay.
“C’è una varietà di fattori che potrebbero entrare in gioco, e non abbiamo ora una risposta per questo”, ha detto Ward. “Stiamo indagando”.
L’indagine non ha fatto domande sull’identità di genere, che è un argomento più complicate dell’orientamento sessuale. Tempo fa, dei funzionari avevano discusso la possibilità di inserire la domanda nelle future indagini. Ma Ward ha detto lunedì che non era in programma includerla a breve scadenza.
La difficoltà nasce in parte dall’ampiezza del campione richiesta, hanno detto gli esperti. Un problema è che ci sono oltre 200 termini usati dalle persone che si identificano con un sesso diverso da quello biologico con cui sono nati, ha detto la Bradford.
Alcune persone che hanno completato la transizione chirurgica possono non considerarsi più transgender, ma semmai membri del loro nuovo sesso, ha detto. Altri potrebbero sentirsi offesi da termini come “transessuale”, usato una volta abitualmente ma ora considerato peggiorativo in alcuni circoli.
L’intera National Health Interview Survey del 2013 è stata rilasciata al pubblico il 30 Giugno 2014. Contiene ulteriori informazioni per i ricercatori interessati a studiare altri dati sanitari disaggregati per orientamento sessuale, come la prevalenza dei tumori o delle disabilità.