Cristiano Malgioglio

[1] "Verissimo", Cristiano Malgioglio: "Sono stato innamorato di Maria Schneider"

[2] Cristiano Malgioglio contro i gay: "Due uomini non devono baciarsi"

L'articolo [1] ci ha informati che Cristiano Malgioglio è stato innamorato di Maria Schneider, la coprotagonista di "Ultimo Tango a Parigi", e che l'ha pianta a calde lacrime quando è scomparsa.

Condividiamo il suo dolore, ma ci permettiamo di proporre a Malgioglio di chiedersi se non sarebbe più consono a lui dichiararsi bisessuale, visto che è capace di provare sentimenti intensi per persone di più di un genere, e non semplicemente gay, come appare dall'articolo [2].

Ovviamente, la risposta la può dare solo il diretto interessato.

Tardivamente e nuovamente, condoglianze.

Raffaele Yona Ladu
Vicepresidente di LievitiEbre* umanista gendervague
Soci* di Autistic Self-Advocacy Network.

Bi-definizioni (secondo Robyn Ochs ed altri)

Traduzione di The Definition of Bisexuality (According to Bi Organizations, Activists, and the Community) – Tumblr Mobile Edition, pagina del sito di Robyn Ochs pubblicata l'11 Ottobre 2015.

La definizione di bisessualità

(secondo le organizzazioni bi, gli attivisti e la comunità)

Versione mobile Tumbler

"Il BRC usa bisessuale come termine ombrello per le persone che riconoscono e vivono la loro potenzialità di essere sessualmente ed emotivamente attratte da più di un genere. Celebriamo ed affermiamo la diversità delle identità ed espressioni senza badare alle etichette.”
“Una persona bi ha la capacità di essere attratta romanticamente e/o sessualmente da più di un genere.”
“Così la definiamo: un bisessuale è qualcuno che è attratto da più di un genere. Potrebbe importanti molto, poco, o per nulla del genere del tuo partner - ma il suo genere non ti impedisce di esserne attratto.”
“Bisessuale – Una persona la cui durevole attrazione fisica, romantica od emotiva è verso altre persone di diversi sessi e/o identità di genere. Le persone possono esperire quest'attrazione in diversi modi e gradi durante la loro vita.”
“Bisessualità è il potenziale di sentirsi attratti da ed entrare in relazioni sessuali e/o romantiche con persone di ogni sesso o genere.”
“Mi definisco bisessuale perché riconosco di avere in me il potenziale di essere attratt* - romanticamente e/o sessualmente - da persone di più di un sesso e/o genere, non necessariamente nello stesso momento, non necessariamente nello stesso modo, e non necessariamente nello stesso grado.”
“La bisessualità è l'attrazione per due o più generi, non necessariamente nella stessa misura, non necessariamente allo stesso modo, non necessariamente nello stesso tempo.”
“La bisessualità è, parlando in generale, l'attrazione verso due o più generi. La bisesualità non è intrinsecamente transfobica od esclusiva dei generi non pinari - notate che ci sono persone trans sia binarie che non binarie che si identificano come bisessuali. È possibile per i bisessuali essere attratti da un numero di generi che va da due all'infinito. Molte volte i bisessuali definiscono la loro sessualità come l'attrazione sia verso i generi simili che quelli diversi (il che finisce con il comprendere tutti i generi). Però è importante ricordare che i bisessuali possono essere attratti da più generi senza essere attratti da persone del proprio stesso genere. Per esempio, un agender bisessuale può essere attratto dalle donne, dalle persone bigender e dalle persone genderfluide, od una donna bi può essere attratta dagli uomini e dalle persone agender ..."
“Bisessuale: l'attrazione (sessuale) per due o più generi. Talvolta definita come l'attrazione per generi uguali + differenti; ma questo non vale per tutti i bisessuali.”
“Bisessualità è l'attrazione per due o più generi.”
“I bisessuali da decenni definiscono la bisessualità come l'attrazione per due o più, per i simili ed i diversi. Non è una barzelletta coniata per Tumbler. Le parole cambiano significato. I prefissi cambiano significato. Non siamo stati noi a sceglierci il termine bisessuale, sono stati i dottori ad imporcelo.”
“Bisessuale - sessualmente attratto dal tuo stesso/simile genere ed altri generi, OPPURE sessualmente attratto da 2 o più generi. Alcuni bisessuali sentono di esperire diversi tipi o gradi di attrazione verso diversi generi/presentazioni di genere.”
“Bi: attratto da due o più generi. Alcune persone lo definiscono come 'attratto da generi simili e diversi', ma questo è leggermente meno inclusivo della definizione precedente. Sono dell'opinione che la locuzione 'simili e diversi' si sia evoluta per soddisfare i prescrittivisti per cui bi = 2, ma costoro sono incontentabili ed irrimediabilmente ignoranti.”
“(...) essere bi non rinforza il binarismo dei generi. Alcune persone bi sono attratte solo dagli uomini e dalle donne - e va bene così! Però bi non è definito dall'atttrazione verso gli uomini e le donne, o due generi. Può essere vero per il singolo individuo, ma non per l'intera comunità. Questa definizione non è solo falsa, ma pure pericolosa. (Questo non significa che sia impossibile per le persone bi essere transfobiche!)
Questo significa inoltre che non devi essere sessualmente attratto dalle persone per essere bi. Ci sono tanti diversi tipi di attrazione, e concentrarsi solo sulla bisessualità significherebbe escludere un sacco di gente (per esempio, l'essere biromantici).”
“Che significa bisessuale?
Attrazione per:
1. Due o più generi o
2. Più di un genere.”
“Bisessualità è l'attrazione per due o più generi”
“Bisessualità non significa mezzo gay e mezzo etero. La bisessualità non è tra gay ed etero. La bisessualità non è gay quando si esce con il proprio genere ed etero quando si esce con un altro genere. La bisessualità non è omosessualeggiante od eterosessualeggiante.
La bisessualità è un orientamento sessuale completo ed autocontenuto, completamente indipendente.”
"Siamo stanchi di essere analizzati, definiti e rappresentati da persone che non sono noi, o, peggio ancora, non essere nemmeno considerati. Siamo frustrati dall'isolamento che ci viene imposto edall'invisibilità che viene dal sentirci dire, o dalla pretesa, di scegliere un'identità o omosessuale od eterosessuale. 
La monosessualità è un dettato eterosessista usato per opprimere gli omosessuali e per negare la validità della bisessualità.
La bisessualità è un'identità completa e fluida. Non presumete che la bisessualità sia binaria o duogama, che noi abbiamo "due" lati o che noi dobbiamo per forza essere coinvolti simultaneamente con ambo i generi per essere persone umane soddisfatte. Anzi, non presumete nemmeno che ci siano due soli generi. Non scambiate la nostra fluidità per confusione, irresponsabilità od incapacità di impegnarci. Non confondete la promiscuità, l'infedeltà od il sesso non sicuro con la bisessualità: sono tratti umani comuni a tutti gli orientamenti sessuali. Non si deve presumere nulla sulla sessualità di nessuno, nemmeno sulla vostra. 
Siamo arrabbiati con coloro che rifiutano di accettare la nostra esistenza, i nostri problemi, i nostri contributi, le nostre alleanze, la nostra voce. È ora che si oda la voce bisessuale."
”Definire la bisessualità, proprio come definire una qualsiasi etichetta identitaria, può essere complicato e controverso. La mia definizione dell'etichetta 'bisessuale' è un prodotto dell'opera di The Bisexual Organizing Project. Comprende persone che usano etichette come 'bisessuale', 'non-monosessuale', 'persessuale', 'onnisessuale', 'ambisessuale', 'pansessuale', 'queer' od un qualsiasi altro termine che usano le persone che si identificano come individui emotivamente, romanticamente o fisicamente attratti dalle persone di più di un sesso, genere, od identità di genere. Riconosco inoltre che non tutti scelgono un'etichetta per descrivere il proprio orientamento sessuale, ed includo nella mia definizione di 'bisessuale' aanche le persone che non si etichettano e si vedono come parte di una comunità queer, non-monosessuale o bisessuale."
Raffaele Yona Ladu
Vicepresidente di Lieviti
Ebre* umanista gendervague
Soci* di Autistic Self-Advocacy Network

Una tesina infelice

Il Milk Verona Lgbt Community Center sta traslocando, e tra le vecchie carte ho trovato una tesina in antropologia redatta nel 2014 sui pregiudizi che le varie identità LGBTQIA+ (non si usava allora quella sigla) provavano l'una contro l'altra, indagati attraverso delle interviste ai frequentatori del Milk, di cui allora l'Associazione Lieviti non faceva parte.

La tesi è carina e cerca pure di spezzare una lancia a favore dei bisessuali, elencando tutti i pregiudizi contro di loro, dalla bicancellazione in giù, e lamentando che l'assenza dal Milk dell'Associazione Lieviti non aiutasse (allora) a superarli, ma cade miseramente a poca distanza dal traguardo, con una nota in calce che esprime un pregiudizio bifobico molto pericoloso:
La definizione a cui ho fatto riferimento è riportata in un volantino dell'associazione Lieviti che riporta: "Bisessuale è la persona che riconosce di essere attratta - romanticamente e/o sessualmente - dalle persone di più di un sesso o genere. Non necessariamente nello stesso momento, non necessariamente allo stesso modo, non necessariamente nello stesso grado". Sotto a questa definizione precisano: "Persone di più di un sesso e/o genere perché non crediamo nel binarismo dei generi e siamo aperti alle persone trans come alle cis", il che rende la definizione sbagliata [corsivo di RYL]. Questa è in realtà la definizione della pansessualità, che non dà importanza al genere o al sesso, mentre la differenza con la bisessualità è proprio il fatto che questa si basi sul binarismo dei generi/sessi [altro corsivo di RYL]. Per dire questo faccio riferimento alla definizione di pansessualità trovata su Wikipedia (perché non esiste un glossario ufficiale al riguardo che sia delle associazioni principali come Arcigay e Arcilesbica) e alle definizioni di bisessualità trovate su diversi siti tra cui Wikipedia e Sostegnogay.it, oltreché discusse sul campo.

A me spiace dirlo, ma nessuna delle fonti citate è un'autorità nel campo della bisessualità - Arcigay ed Arcilesbica si sono dimostrate paradossalmente più sagge tacendo; il volantino di Lieviti letto e citato dagli autori precisava che la definizione data di bisessualità era "ispirata a Robyn Ochs", la quale era ed è una delle donne bisessuali più influenti d'America, che ha ispirato tutto il movimento bisessuale contemporaneo, nonché la nostra maestra Shiri Eisner - non potevamo presentare Robyn Ochs nello spazio di un volantino, ma una banale web search avrebbe mostrato 1. l'autorevolezza della fonte; 2. la precisione con cui l'avevamo citata.

Per saperne di più leggete questa pagina web (oppure la versione italiana da me tradotta per l'occasione), che riporta non solo la definizione della titolare del sito (Robyn Ochs), ma anche quelle delle principali organizzazioni bisessuali di lingua inglese - tutte coerenti tra loro, ma che prendono a cornate quella che hanno in mente gli autori della tesi, come potete constatare con i vostri occhi. L'unica scusa che hanno gli autori è che questa pagina è stata compilata solo nel 2015, dopo che avevano presentato la loro tesina.

Nel 2016 io (vicepresidente di Lieviti) e mia moglie (presidentessa di Lieviti) abbiamo partecipato all'Eurobicon di Amsterdam, e siamo stati lodati per aver fatto inserire un'abbreviazione di codesta definizione ("persone che possono essere attratte da più di un sesso e/o genere") nel manifesto politico del Treviso Pride del medesimo anno - pare che sia stato il primo Pride europeo a por fine alla cancellazione bisessuale, e lo ha fatto bene, con una definizione adeguata e soddisfacente per tutti i bisessuali d'Europa e d'oltreoceano (ad Amsterdam c'erano anche la citata Robyn Ochs, Ruth Baldacchino dell'ILGA [siamo l'unica organizzazione veronese orgogliosa di appartenerle], e Meg John Barker, prima autrice del successivamente citato The Bisexuality Report).

Dichiarare la nostra definizione di bisessualità sbagliata dimostra solo l'ignoranza degli autori della tesi, paragonabile a quella dello studente ginnasiale che si permette di correggere la grammatica di Omero ed altri poeti greci di gran vaglia, perché non si rende conto che loro non scrivono nell'idea di lingua greca che si è fatto lui, sulla base del dialetto attico del 5° Secolo AEV descritto come normativo dalle grammatiche del liceo classico.

Non è inoltre educato (a dir poco!) parlar male degli assenti, e come gli autori hanno trovato la nostra definizione di bisessualità nel volantino, hanno trovato anche il nostro numero di telefono e la nostra mail, ed avrebbero potuto chiederci perché avevamo scelto una definizione di bisessualità che non li aveva convinti - gli avremmo spiegato tutto risparmiando a noi il dovere ed a loro l'imbarazzo di una confutazione pubblica.

Curiosamente, subito dopo quella nota, si trova questa citazione bibliografica:
M. Barker, C. Richards, R. Jones, H. bowes-Catton, T. Plowman, J. Yockney, M. Morgan, The Bisexuality Report: bisexual inclusion in LGBT equality and diversity. The Open University.

Il documento si può leggere qui in originale, ed alle pagine 3 ed 11-12 dà delle definizioni di bisessualità - riportiamo quella alle pagine 11-12 (omettendo le note - il corsivo lo abbiamo aggiunto per indicare un inciso) perchè più completa (tranquilli, dopo vi faccio leggere la traduzione):
DEFINITIONS

Bisexuality generally refers to having attraction to more than one gender. It is a broad umbrella term which may include the following groups and more:

  • People who see themselves as attracted to ‘both men and women’.
  • People who are mostly attracted to one gender but recognise that this is not exclusive.
  • People who experience their sexual identities as fluid and changeable over time.
  • People who see their attraction as ‘regardless of gender’ (other aspects of people are more important in determining who they are attracted to).
  • People who dispute the idea that there are only two genders and that people are attracted to one, the other, or both.

Bisexual experience: “When I was slowly realizing that I was bi, the first thing was ‘I fancy women’ then it was ‘I don’t think actually gender is that relevant’ ... my tagline is that gender is like eye colour, and I notice it sometimes, and sometimes it can be a bit of a feature it’s like ‘oo, that’s nice’ and I have some sorts of gender types, but it’s about as important as something like eye colour.”

OTHER TERMINOLOGY

Some in the latter three groups may prefer words like pansexual, omnisexual or queer (see glossary) to bisexual, sometimes because these words don’t have ‘bi’ in them. This is because the ‘bi’ in bisexual can be seen as implying that there are two genders. Others understand the ‘bi’ in bisexual as referring to both ‘same-gender’ and ‘other-gender’ attraction, meaning that it is open to an understanding of there being multiple genders. There can also be a criticism that bisexuality maintains gendered attraction as the defining aspect of a person’s sexuality.

Some in asexual (ace) communities prefer the term ‘biromantic’ as it does not imply having sexual attraction/contact. Some who experience their sexual identities as changeable over time often prefer not to use labels, whilst some use bisexual, some use queer, or fluid, or other such words, and others see themselves as heterosexual, lesbian or gay.

Many people use more than one of these terms to describe themselves (e.g. bisexual and queer). For example, around half of the attendees at a national UK event (BiCon) reported that they used more than one of the terms: bisexual, queer, heterosexual/straight, lesbian/gay/homosexual. This is similar to the way in which, for example, a woman who is attracted to women might describe herself as a gay woman, a lesbian, a dyke, queer, or some combination of these labels.

Come promesso, ecco la traduzione del presente brano, tratta dalla versione che ci eravamo permessi di tradurre in italiano già nel 2013 - cliccate qui per la nostra versione completa,  e proseguite per leggere proprio la traduzione del precedente brano in inglese:
DEFINIZIONI

La bisessualità generalmente si riferisce ad essere attratti da più di un genere. È un ampio ombrello che può includere i seguenti gruppi ed altri:

  • Le persone che si vedono attratte “sia dagli uomini che dalle donne”.
  • Le persone che sono attratte soprattutto da un genere, ma riconoscono che questo non è esclusivo.
  • Le persone che sperimentano la loro identità sessuale come fluida e cangiante nel tempo.
  • Le persone che vedono la loro attrazione come “indipendente dal genere” (altri aspetti delle persone sono più importanti nel determinare coloro da cui sono attratti).
  • Le persone che mettono in discussione l’idea che ci siano solo due generi e che le persone sono attratte ad uno, all’altro, od ad entrambi .

Un’esperienza bisessuale: “Quando stavo pian piano rendendomi conto di essere bi, la prima cosa che pensai fu ‘Mi piacciono le donne’, poi ‘Non credo che il genere conti poi tanto’ … il mio motto è che il genere è come il colore degli occhi; qualche volta lo noto, e qualche volta può essere davvero importante – è come dire ‘Oh, questo è bello’, ed ho dei generi che mi attraggono, ma sono importanti più o meno come il colore degli occhi”

ALTRE TERMINOLOGIE

Alcuni negli ultimi tre gruppi preferirebbero parole come pansessuale, onnisessuale o queer (vedi glossario) a bisessuale, talvolta perché queste parole non hanno il prefisso “bi”. Questo perché la parola “bi” di bisessuale può essere interpretata come se implicasse che i generi sono due. Altri interpretano il “bi” di bisessuale come un riferimento all’attrazione sia per “lo stesso genere” che per “gli altri generi”, intendendo che è aperto alla comprensione che i generi sono molteplici. Ci può essere anche la critica che la bisessualità mantiene l’attrazione per dei generi come l’aspetto fondamentale della sessualità di una persona.

Alcuni nelle comunità asessuali (ace) preferiscono il termine ‘biromantico’, dacché non implica avere attrazione o contatti sessuali. Alcuni che sperimentano la loro identità sessuale come cangiante nel tempo spesso preferiscono non usare etichette, mentre altri usano bisessuale, altri usano queer, o fluido, od altre parole simili, ed altri si vedono come eterosessuali, lesbiche o gay.

Molte persone usano più di uno di questi termini per descriversi (per esempio, bisessuale e queer). Per esempio, circa la metà dei partecipanti ad un evento nazionale britannico (BiCon) ha riferito di aver usato più di uno dei termini: bisessuale, queer, etero(sessuale), lesbica/gay/omosessuale . Questo somiglia al modo in cui, per esempio, una donna attratta dalle donne potrebbe descriversi: come una donna gay, una lesbica, una camionista, una queer, od una combinazione di queste etichette.

Come vedete, il documento che loro stessi hanno citato dà agli autori torto marcio, e citare una fonte senza averla capita è una cosa sempre meno tollerabile perfino su Facebook, non lo è mai stato in una tesina universitaria!

Da molto tempo il movimento bisessuale si è sganciato dal binarismo implicito nell'etimologia della parola (va ricordato che è stata coniata agli inizi del 19° Secolo EV per indicare le piante dioiche e gli animali ermafroditi - ovvero gli organismi viventi che hanno organi genitali sia maschili e femminili perfettamente funzionanti, e solo Havelock Ellis ha trapiantato il termine nella sessuologia) e si rifiuta di sostenere il binarismo dei sessi e dei generi.

Tanto per intenderci, la britannica National Union of Students, nella sua LGBT+ Conference dell'8-9 Marzo 2017, ha deciso di rinominare il "Bi caucus" ed il "Bi Students' rep" come "Bi+ ...", e di sostituire, in tutti i documenti dell'organizzazione, l'abbreviazione "Bi" con "Bi+" per rendere evidente a tutti (anche agli autori della tesi, non solo agli addetti ai lavori) che si vuole scardinare il binarismo dei sessi e dei generi e ci si vuol rivolgere anche a tutti coloro che non sono attratti solo e semplicemente dagli uomini e dalle donne. Potete leggere qui la notizia, anche se l'articolo ha il torto di presentare l'innovazione come una novità anziché un chiarimento.

Le fonti che ho citato fanno rientrare la pansessualità sotto l'ombrello bisessuale; chi vuole comunque mantenere questa sottile differenza tra "bisessualità" e "pansessualità" deve ricordare che il bisessuale, pur non necessariamente convinto che i generi siano due soltanto (li può anche concepire come un continuum, fors'anche pluridimensionale, ed essere sempre e comunque bisessuale), ritiene che il genere delle persone conti per la sua attrazione sessuale e/o romantica (ma, come potete constatare qui o qua, Bisexual Index, un'organizzazione britannica, ritiene che una persona che non dà importanza al genere sia comunque bisessuale); il pansessuale invece non sa che farsene - ovviamente sa riconoscere il genere delle persone (inquadrato magari in un sistema suo personale), ma la sua attrazione sessuale e/o romantica lo ignora.

Ci sono dei pansessuali che, anacronisticamente ormai, rimproverano i bisessuali di binarismo, e la credenza che le persone ed il movimento bisessuale siano intrinsecamente binari è un pregiudizio assai pericoloso, che può far credere che le persone non binarie nel mondo bisessuale non siano benvenute - mentre al contrario sono benvenute (Shiri Eisner avvertì in un post su Facebook che in una coppia composta da un*bisessuale ed un*"eterosessuale cisgender", quest'ultim* è in realtà una persona trans omosessuale di cui si è frainteso il genere - è il mio caso, di "lesbica pene-positiva"), e noi (attivisti) bisessuali ci vantiamo di scardinare la matrice eterosessuale, che prescrive la coerenza di corpo, genere e desiderio, non meno delle persone pan, queer e trans.

Ci sono persone ed organizzazioni non solo pansessuali, ma anche queer e trans che sono diventate bifobiche a causa di questo fraintendimento, e dobbiamo fare di tutto per chiarirlo. Spiacente per chi cita fonti che non ha capito e non vuole perdere tempo a scrivere od a telefonare ad organizzazioni di cui non comprende le prese di posizione.

Raffaele Yona Ladu
Vicepresidente di Lieviti
Ebre* umanista gendervague
Soci* di Autistic Self-Advocacy Network