Traduco questo documento del 1990, pubblicato dalla rivista "Anything that Moves = Tutto quel che si muove", pubblicata a San Francisco tra il 1990 ed il 2002.
(inizio)
Siamo stanchi di essere analizzati, definiti e rappresentati da persone che non sono noi, o, peggio ancora, non essere nemmeno considerati. Siamo frustrati dall'isolamento che ci viene imposto e dall'invisibilità che viene dal sentirci dire, o dalla pretesa, di scegliere un'identità o omosessuale od eterosessuale.
La monosessualità è un dettato eterosessista usato per opprimere gli omosessuali e per negare la validità della bisessualità.
La bisessualità è un'identità completa e fluida. Non presumete che la bisessualità sia binaria o duogama, che noi abbiamo "due" lati o che noi dobbiamo per forza essere coinvolti simultaneamente con ambo i generi per essere persone umane soddisfatte. Anzi, non presumete nemmeno che ci siano due soli generi. Non scambiate la nostra fluidità per confusione, irresponsabilità od incapacità di impegnarci. Non confondete la promiscuità, l'infedeltà od il sesso non sicuro con la bisessualità: sono tratti umani comuni a tutti gli orientamenti sessuali. Non si deve presumere nulla sulla sessualità di nessuno, nemmeno sulla vostra.
Siamo arrabbiati con coloro che rifiutano di accettare la nostra esistenza, i nostri problemi, i nostri contributi, le nostre alleanze, la nostra voce. È ora che si oda la voce bisessuale.
(fine)
Raffaele Ladu