Barack Obama ha firmato stamattina alle 10.00 ora di Washington, DC (16.00 ora italiana) un decreto presidenziale che vieta alle imprese che lavorano per il governo federale USA di discriminare per orientamento sessuale od identità di genere.
L'obbiettivo più ambizioso era quello di varare una legge che proibisse queste discriminazioni in tutto il mondo del lavoro (chiamata ENDA - Employment Non-Discrimination Act), ma il Senato controllato dai Repubblicani lo ha sempre impedito; questo decreto presidenziale invece Obama poteva firmarlo da solo, e lo ha fatto.
Il decreto riguarda 24 mila aziende americane, che occupano il 20% della forza lavoro degli USA; tra esse c'è la famosa Exxon-Mobil, la più grande delle compagnie petrolifere del mondo (e d'Italia - da noi è presente con il marchio Esso), che, dopo essersi meritata una fama di grande omofobia, dovrà scendere a più miti consigli se vuol continuare a vendere petrolio, gas naturale e derivati allo Zio Sam.
Dopo il caso Hobby Lobby ci si è chiesti se ci sarebbero state eccezioni per i gruppi religiosi (non sono molti, né molto numerosi, ma fanno un buon lavoro, per esempio nel campo degli aiuti umanitari o della riabilitazione degli ex-detenuti), ed il decreto di Obama consente di discriminare sulla base dell'identità religiosa, ma non sulla base dell'orientamento sessuale o dell'identità di genere.
Per cui, un'associazione cattolica che lavori per il governo federale USA può rifiutarsi di assumere o può licenziare chi non è cattolico, ma non può rifiutarsi di assumere né licenziare una persona perché lesbica, gay, bi, trans.
Un discreto compromesso.
Raffaele Ladu
Dottore in Psicologia Generale e Sperimentale