Contraccezione e repressione sessuale

[1] New Study Helps Explain Why Hobby Lobby Supporters Are So Fiercely Opposed To Birth Control

Hobby Lobby è una catena americana di ferramenta che a fine giugno è riuscita ad ottenere dalla Corte Suprema USA la possibilità di non pagare alle sue dipendenti il ricorso a metodi contraccettivi che i suoi proprietari considerano "abortivi" (vedi anche qui per saperne di più sulla sentenza), e quindi contrari alla propria visione del mondo (per sapere se veramente quei metodi sono "abortivi" anziché contraccettivi, leggete qua).

La sentenza è criticabile da vari aspetti, ma [1] illumina un aspetto interessante di chi la sostiene, e per questo lo traduco. Mi perdonerete se non riporto nella traduzione tutti i link dell'originale.

(inizio)

Un nuovo studio aiuta a spiegare perché i sostenitori di Hobby Lobby si oppongono così tanto al controllo delle nascite
Di Tara Culp-Ressler 9 Luglio 2014 ore 9:10  Aggiornato al: 9 Luglio 2014 ore 9:12

In tutto il dibattito in corso sul requisito dell'Obamacare di fornire copertura per i contraccettivi, è emerso un tema comune tra molti dei sostenitori della sentenza Hobby Lobby: l'idea che garantire l'accesso ad un abbordabile controllo delle nascite sia pericoloso per la società perché porterebbe alla promiscuità ed all'infedeltà. Diversi gruppi di destra hanno inviato degli "amicus brief" in favore della catena di ferramenta sostenendo semplicemente che le donne non devono fare sesso senza conseguenze. Ma da dove viene esattamente quest'idea? Un articolo di ricerca offre una teoria.

Secondo una nuova ricerca pubblicata in Archives of Sexual Behavior, l'atteggiamento che le donne non dovrebbero fare del sesso può essere in parte fatto risalire all'idea che le donne dipendono economicamente dagli uomini. I ricercatori suggeriscono che questo legame può accentuare l'insistenza delle comunità religiose conservatrici sulla purezza sessuale.

Dopo aver interrogato degli americani sul loro atteggiamento verso la promiscuità - chiedendo loro se erano d'accordo con affermazioni come "Va bene che una donna faccia del sesso con un uomo appena incontrato, se entrambi lo vogliono" - i ricercatori hanno chiesto loro anche se credevano che la donna si affidasse al reddito del loro partner maschile. Hanno scoperto che le persone che credono che il sesso casuale sia sbagliato tendono anche a credere che le donne hanno bisogno del sostegno finanziario di un partner. All'interno di questa visione del mondo, il sesso al di fuori di una relazione monogamica seria è semplicemente troppo rischioso. Se le donne non hanno la "certezza della paternità", come possono sapere a chi devono affidarsi per il sostegno loro e del loro futuro figlio?

I ricercatori concludono che quest'atteggiamento superato verso i rischi di gravidanza ed i bisogni finanziari delle donne non è completamente scomparso, ad onta del fatto che la contraccezione moderna, il diritto all'aborto legale, ed una maggiore eguaglianza sul posto di lavoro hanno creato una società completamente differente.

[Qui devo dire che Tara Culp-Ressler ha riassunto in modo un po' tendenzioso i risultati della ricerca. Suo postulato fondamentale è che gli USA sono un ambiente molto eterogeneo, ed è stata confermata l'ipotesi che, dove la vita è più dura, e quindi una donna ha più bisogno del sostegno finanziario di un uomo, e per un uomo è più gravoso fornirlo, la certezza di paternità è più importante. La "società completamente differente" purtroppo c'è solo in alcune parti degli Stati Uniti, in cui il comportamento di cui si lamenta Tara Culp-Ressler è chiaramente obsoleto; in altre parti invece è molto realistico.]

"Le credenze possono persistere a causa del ritardo nell'adattamento culturale evolutivo, ovvero, perché l'ambiente è cambiato più in fretta del sistema morale", conclude l'articolo. "I sistemi morali religiosi e conservatori possono essere anti-promiscuità perché essi stessi sono nati in ambienti in cui le donne dipendevano pesantemente dall'investimento maschile".

In risposta alle asserzioni della destra secondo cui le donne che sostengono l'obbligo di coprire i contraccettivi nell'Obamacare sono delle "zoccole [sluts]" che vogliono che il governo finanzi le loro vite sessuali, molti che propongono il controllo delle nascite si sono concentrati sui motivi medici per cui le donne hanno bisogno dei contraccettivi. Ma c'è anche una crescente spinta a confrontarsi con la profonda resistenza a riconoscere la vita sessuale delle donne. Come sostiene la scrittrice femminista Jessica Valenti in una colonna del Guardian pubblicata questa settimana "Alle donne piace il sesso. Piantatela di ricorrere alla scusa della 'salute' per giustificare il nostro ricorso al controllo delle nascite".

Oltre al cambiamento delle norme sociali che garantiscono che le donne non devono più essere guidate dalla "certezza della paternità", ci sono anche delle prove scientifiche che il maggiore accesso al controllo delle nascite non ha alcuna relazione con la promiscuità. Un ampio studio pubblicato nella rivista Obstetrics & Gynecology qualche mese fa ha trovato che il dare alle donne accesso alla contraccezione gratuita non le induce a scelte sessuali più rischiose [il link precedente avverte infatti che le donne che ne avevano approfittato avevano aumentato la frequenza dei rapporti sessuali, ma non il numero dei partner - salvo il caso delle donne che erano passate dalla castità forzata ad una relazione monogamica, spesso dopo più di un anno da quando era loro possibile ricorrere ai contraccettivi: il maschietto se lo erano scelto bene e con calma, a quanto pare. Tutti comportamenti, tra l'altro, a basso rischio di Malattie a Trasmissione Sessuale]. I ricercatori hanno notato che i loro risultati dovrebbero dissipare le paure dei conservatori sociali che il rischio di gravidanza è "l'unica cosa che sta tra le donne e la pomiscuità".

(fine)

Mi permetto di osservare due cose:

1. Le scelte sessuali delle donne sono a quanto pare diverse da quelle del tipico automobilista maschio: da decenni poliziotti, medici ed assicuratori si sono resi conto che il maschio medio al volante stabilisce un livello di rischio non "tollerabile", ma "desiderabile", e questo significa che mettergli in mano un'auto sofisticata o farlo guidare su una strada sicura significa solo farlo comportare in modo più spericolato.

Questo spiega perché è più facile che gli incidenti avvengano a chi guida auto sportive in autostrada che a chi con un catorcio si inerpica su pericolose strade di montagna. Le donne, a quanto pare, come rischiano meno al volante, rischiano meno a letto.

2. Mia madre, che pure andava a messa tutte le domeniche, diceva che era meglio allevare un figlio da sola che insieme con un uomo sposato per forza. I sostenitori della sentenza Hobby Lobby l'avrebbero probabilmente considerata tra le "vittime collaterali" della loro guerra culturale.

Raffaele Ladu
Dottore in Psicologia Generale