[2] How Many People Showed Up For NOM’s ‘March For Marriage’ Hate Rally? Guess Who Didn’t.
[3] Wikipedia: National Equality March
Il 19 Giugno 2014 si è svolta a Washington una "Marcia per il matrimonio" (solo eterosessuale); [1], un articolo di Brian S. Brown, il presidente dell'organizzazione che l'ha organizzata, la National Organization for Marriage, dice che alla marcia hanno partecipato "diverse migliaia di persone".
[2] però riassume (con tanto di significative foto panoramiche) l'opinione delle persone LGBTQAI e dei loro alleati: erano 2 mila a dir tanto.
[3] è la voce di Wikipedia che descrive l'evento LGBTQAI più prossimo nel tempo e confrontabile, la Marcia Nazionale per l'Eguaglianza a Washington dell'11 Ottobre 2009: si stima che vi abbiano partecipato 200 mila persone.
Salvatore Cordileone, Esq. |
Direi che gli antigay hanno fallito. Mi auguro che l'arcivescovo di San Francisco, Salvatore Cordileone, si sia reso conto che ascoltare gli inviti a disertare la marcia da parte di politici del calibro di Nancy Pelosi (capogruppo democratico alla Camera dei Rappresentanti di Washington), Ed Lee (sindaco di San Francisco), Gavin Newsom (vicegovernatore della California), e numerose altri leader religiosi (alcuni non cattolici come il rabbino Michael Lerner) avrebbe evitato che il fallimento della marcia diventasse per lui una sconfitta personale e politica.
Tra parentesi, al Congresso siedono ora 233 deputati e 45 senatori repubblicani, per un totale di 278 parlamentari repubblicani.
Non tutti sono contrari al matrimonio egualitario, ma se dividiamo 2.000 per 278, scopriamo che in media ognuno ha convinto a partecipare alla marcia meno di 8 persone, compreso se stesso.
La propaganda antigay non mobilita più nessuno.
Raffaele Ladu
Dottore in Psicologia Generale e Sperimentale