Un altro comunicato stampa di pessima qualità

Riportiamo il comunicato stampa emesso dalle associazoni LGBT cittadine diverse da noi, il Gruppo Lieviti, su un evento semplicemente deplorevole: il Consiglio Comunale di Verona si è rifiutato la sera di Giovedì 18 Luglio 2013 di cassare la mozione omofoba #336 approvata il 14 Luglio 1995 di cui potete qui ammirare (si fa per dire) il testo.
(inizio comunicato)
Circolo pink GLBTE Verona - Arcigay Pianeta Urano Verona - Milk Lgbt Center Verona - Arcilesbica Verona
Comunicato Stampa con preghiera di pubblicazione e diffusione.

Sul tentativo di revoca delle Mozioni Omofobe approvate nel 1995, a Verona nulla è cambiato.

Il clima da medioevo sessista che 18 anni fa approvò le ormai troppo famose mozioni omofobe è ricomparso oggi in tutto il suo cinico splendore.
Ieri, 18 luglio 2013, il centrosinistra veronese ha provato con una contro-mozione, che alleghiamo a firma di Mauro De Robertis (SEL) e Michele Bertucco (PD), a riparare a quanto fatto il 14 luglio 1995, quando venne approvata dall'allora giunta Sironi (Forza Italia) la mozione n. 336, altamente lesiva nei confronti delle persone omosessuali e transessuali. La contro-mozione è stata respinta dalla giunta Tosi (Lega, Pdl, estrema destra) con 19 voti contrari e 7 favorevoli, anche il sindaco ha votato contro.
Dopo 18 anni i toni erano gli stessi, difesa della famiglia naturale formata da un uomo e una donna, nessun diritto alle persone gay lesbiche e trans, men che meno unioni civili e adozioni, accostamenti beceri fra omosessualità e pedofilia, totale disinformazione sul dibattito in corso in Europa sui progressi fatti nei confronti di gay lesbiche e trans, solita terminologia sessista omofoba, riferimenti culturali completamente fuori luogo sul mondo omo e trans. Per il consigliere Alberto Zelger (lista Tosi), il peggiore, tutto si riduceva alla citazione della canzonetta di Povia "Luca era gay". Da sottolineare l'assoluta avversità verso i figli delle coppie omosessuali (ce ne sono parecchi in tutta Italia) palesata dalla consigliera Donatella Bovo (lista Tosi): la sua paura è che i suoi pargoli possano rimanere traumatizzati da figli con due padri o due madri, insomma il peggio del peggio in fatto di apertura all'accettazione delle diversità.

Da notare la proposta del consigliere Salvatore Papadia (lista Tosi) che si lamentava perché la contro-mozione presentata dal centrosinistra non era stata discussa in commissione sociale, secondo lui luogo preposto a tale discussione. Perché? - chiediamo noi. Per interventi di assistenza e “cura” o per genuino interessamento alla questione dei diritti?
C'è poi stato il tentativo da parte della destra di non porre in votazione la contro-mozione, con la motivazione di cercare un accordo (che non ci sarebbe stato mai).

Infatti la controposta della destra, che andrà probabilmente in votazione nelle prossime settimane, contiene l'esplicito richiamo al riconoscimento, come unico modello di famiglia, di quella naturale formata da un uomo e una donna. Un richiamo che inficia qualsiasi dichiarazione successiva sulla lotta all’omofobia. Nulla di diverso, insomma,  da quanto approvato 18 anni fa dal consiglio comunale veronese

Certo sarebbe stato un grande passo avanti se, dopo tutti questi anni, da primo Comune (e unico, a quanto sappiamo)  in Europa ad approvare una mozione omofoba, si fosse passati ad essere il primo Comune che si riconosceva nelle risoluzioni del Parlamento Europeo  in materia di pari opportunità alla persone omosessuali e transessuali, perché questo c'era scritto sulla contro- mozione presentata dal centrosinistra, che ovviamente ringraziamo per questo tentativo di riportare Verona nella civiltà contemporanea.
Uno scatto in avanti di millenni per il consiglio comunale di Verona, troppo, probabilmente. Ma, tranquilli, non c’è stato e probabilmente non ci sarà mai, la Verona catto-fascio-leghista si riconferma non solo come laboratorio delle destre ma come esempio negativo di omofobia e razzismo. La mozione di solidarietà alla ministra Kyenge, che doveva essere discussa dopo la contro-mozione di cui sopra, non è nemmeno stata citata. L’aula, disertata da tutta la maggioranza, era deserta.

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Circolo pink GLBTE Verona - Arcigay Pianeta Urano Verona - Milk Lgbt Center Verona - Arcilesbica Verona

Riportiamo qui sotto l'intervento di Alberto Zelger (lista Tosi), la trascrizione è stata fatta dalla balconata del consiglio comunale.

"la risoluzione dell'europa che vuole imporre all'italia di comportarsi in un certo modo è del tutto respinta. questo tra l'altro trova conferma inuna serie di pronunciamenti della corte costituzionale, recenti, con una sentenza numero 138 del 2010, la sentenza numero 4 del 2011, che richiamandosi all'articolo 9 della carta di Nizza che è dentro nel trattato di funzionamento dell'unione europea, ribadiscono il concetto che c'è una RISERVA di leggi nazionali in materia di diritto familiare. questo non puo essere contestato dalle associazioni arcigay, lesbiche eccetera perchè (rumore) abbiamo poi la costituzione agli art. 29, 30, 31 che ribadiscono che la famiglia fondata sul matrimonio ha un particolare riconoscimento. Questa insistenza nel voler introdurre nella nostra cultura, nella nostra educazione, addirittura attraverso documenti sconcertanti come la strategia nazionale del 2013-2015 del ministero delle pari opportunità pubblicata il 30 aprile, se non sbaglio, di quest'anno, dove addirittura a pagina 47 si vuol sdoganare la pedofilia. Io sto riportando il documento ufficiale del ministero delle pari opportunità (rumore) dove c'è scritto che gli stati membri dovrebbero rimuovere ogni ostacolo ai rapporti sessuali tra persone di sesso uguale o diverso a prescindere dall'età dei contraenti diciamo. Questo vuol dire che un sessantenne può far l'amore con uno che c'ha dodici anni. ma scherziamo? (rumore) le persone omosessuali non soffrono di particolari discriminazioni o violenze rispetto alle altre categorie di cittadini: donne, disabili, vittime di bullismo, calunnie, stupro, stalking, mobbing, eccetera. [..] Tanto è vero che molti di loro, che hanno fatto outing cosiddetto, ricoprono anche cariche istituzionali prestigiose e questo dimostra che in Italia non c'è una vera persecuzione nei loro confronti. In altri paesi tipo l'Iran gli omosessuali sono soggetti a persecuzioni anche violente. Vengono anche ammazzati credo! (rumore) In Italia evidentemente non c'è una persecuzione nei loro confronti (rumore) semmai è il contrario. Alcuni gruppi di gay hanno massacrato mediaticamente oppure anche con aggressioni persone che magari si sono espresse in maniera diversa. addirittura erano gay e sono diventati persone che hanno sposato (rumore) vi ricordo la conzone di sanremo Luca era gay e adesso sta con lei"
(fine comunicato)
Sono molto gravi le responsabilità del Consiglio Comunale che ha fatto quadrato per perpetuare un sopruso, ma non mancano le colpe delle associazioni che hanno emesso il comunicato stampa.

La mozione 336/1995 del Consiglio Comunale nacque come reazione alla mozione dell'Europarlamento A3-0028/94, di cui si può leggere qui il testo. Tale mozione parla specificamente delle persone omosessuali, anche se in alcuni punti parla più estensivamente del "principio della parità di trattamento delle persone indipendentemente dalle tendenze sessuali" e della necessità di "opporsi (...) ad ogni discriminazione legata all'orientamento sessuale".

Il comunicato stampa citato dice che la mozione 336/1995 è "altamente lesiva nei confronti delle persone omosessuali e transessuali" - ma se uno legge attentamente la mozione, scopre che solo gli omosessuali sono oggetto del vituperio di quella mozione, in quanto erano stati l'oggetto specifico della mozione dell'Europarlamento.

Aggiungere le persone trans all'elenco di coloro che sono colpiti dalla mozione mostra che ci si è resi conto che le minoranze sessuali discriminate non si limitano agli omosessuali, ed i più recenti documenti dell'Europarlamento parlano infatti di persone LGBT (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Trans), e sarebbe opportuno aggiungere anche altre lettere alla sigla (come ad esempio, Q = Queer, I = Intersex, ecc.).

Non possiamo ritenere che gli autori del comunicato abbiano solo per caso citato per nome "omosessuali", "transessuali", "gay", "lesbiche", "trans", omettendo "bisessuali" e "bi" - anche perché sarebbe stato molto più semplice usare le sigle LGBT o GLBT (cambia l'ordine delle parole, ma non il significato), che avrebbero automaticamente incluso anche le persone bisessuali.

Le associazioni LGBT veronesi che hanno sottoscritto il comunicato hanno scelto con esso di NON occuparsi delle persone bisessuali cancellandole, sebbene fossero state qui avvertite che è falso pensare che i bisessuali non abbiano nulla di cui lamentarsi nei confronti della società monosessista prima ancora che eterosessista, ed in un altro punto del comunicato hanno pure commesso un errore significativo.

Non bisogna infatti confondere la composizione sessuale di una coppia con l'orientamento e/o l'identità sessuale dei suoi membri, perché molte coppie a composizione omosessuale (ovvero composte da due persone del medesimo sesso, o con la medesima identità di genere) ed a composizione eterosessuale (ovvero composte da persone di diverso sesso, o diversa identità di genere) hanno almeno uno dei due membri bisessuale, nell'orientamento e/o nell'identità.

Trattare le coppie a composizione omosessuale come se fossero sempre e solo omosessuali entrambi i membri (e simmetricamente, quelle a composizione eterosessuale come se ambo i membri fossero eterosessuali) significa condannare le persone bisessuali all'invisibilità, ed ignorarne i problemi peculiari - per esempio (lo abbiamo ricordato qui), una donna bisessuale in coppia con un monosessuale aumenta notevolmente il rischio di essere vittima di violenza domestica, fisica o psicologica od emotiva.

Poiché le persone ad orientamento bisessuale (cis e trans) superano quelle ad orientamento omosessuale, dovremmo ringraziare le associazioni LGBT veronesi che hanno rinunciato a farci concorrenza - ma vogliamo invece che rimedino ai loro errori.

Raffaele Ladu