[0] commenta una sentenza ormai famosa del Tribunale di Roma, che ha consentito l'adozione di una bambina da parte della partner lesbica della madre biologica. Consigliamo di leggere l'articolo, e ci limitiamo ad osservare che il tribunale si è limitato ad applicare la legge, in quanto consente, in casi particolari in cui giovi al supremo interesse del minore, di non esigere che l'adottante sia una coppia legalmente sposata - ed il medesimo tribunale ha riconosciuto che l'omogenitorialità non è inferiore all'eterogenitorialità in astratto (né dal punto di vista psicologico né dal punto di vista giuridico), che in concreto la bimba era amorevolmente accudita dalle sue due mamme, e perciò il supremo interesse di lei era che la co-madre non fosse tale solo di fatto, ma anche di diritto.
Gli eteronormativi per non dire omofobi [1] si stracciano le vesti, aumentando così la nostra gioia.
Raffaele Ladu
Dottore in Psicologia Generale e Sperimentale