Non ho letto il libro "Sei come sei" di Melania Mazzucco, quindi non posso giudicare se il brano fosse o meno "pornografico".
Però, a giudicare dagli articoli citati, quello che ha infastidito di più i genitori ed altri oppositori è stato l'aver presentato il sesso tra due persone del medesimo genere come normale - e questo crea un doppio standard, che si sperava fosse superato. Per questo il libro era stato raccomandato dall'UNAR.
Inoltre, mi stupisco parecchio che dei genitori mandino i loro figli al liceo classico e si aspettino che non vengano esposti al filone omoerotico della letteratura: è ben noto che l'orientamento sessuale normativo in Grecia e Roma (per usare un costrutto moderno) era la bisessualità, e moltissimi autori greci e latini hanno celebrato l'amore tra persone del medesimo sesso, con toni che vanno dal discorso di Pausania nel Simposio di Platone fino alle crasse invettive di Catullo, od al lirismo di Saffo e del medesimo Catullo.
Lo stesso Gaio Giulio Cesare, dedicatario del liceo, era bisessuale, e con i maschietti pure versatile (dicevano che era "la moglie di tutti i mariti ed il marito di tutte le mogli"). Questo gli attirò molti sfottò (perfino Dante ricorda come i suoi soldati lo apostrofassero "Regina della Bitinia"), ma non ha nuociuto alla sua fama.
Raffaele Ladu