L'articolo [1] riferisce che la polizia tedesca è giunta alla conclusione che le violenze subite da molte donne a Colonia nella notte di capodanno 2016 non erano state organizzate e non facevano parte di una strategia politica di alcun tipo - l'organizzazione si aveva soltanto a livello dei capannelli di uomini violenti, che erano meno numerosi di quello che si era creduto in un primo momento.
Non siamo quindi di fronte ad un salto di qualità nella violenza contro le donne portato dall'immigrazione - siamo sempre alle prese con il becero violento maschilismo. Si è inoltre fatto notare che molte persone scandalizzate da quello che è accaduto si oppongono alla "cultura dello stupro" solo quando è appannaggio di stranieri, non quando sono i loro connazionali a fregiarsene.
Questo da una parte è razzismo (perché imporre agli altri uno standard più severo che a se stessi?), dall'altra è sessismo (perché considera le donne un patrimonio e non delle persone).
Siamo solidali con le vittime delle violenze sessuali, e con tutti coloro che subiscono affronti razzisti.
Raffaele Yona Ladu, ebreo.