In attesa che il legislatore regolamenti le forme di convivenza diverse dal matrimonio, il Consiglio Nazionale del Notariato ha creato il sito citato ed ha dato appuntamento per il 30 Novembre 2013 alle coppie (anche omogenere) che ritengono opportuno tutelarsi a vicenda con un "contratto di convivenza".
Non sembra una soluzione né facile né economica (lo stesso sito avverte che i contratti di convivenza sono molto personalizzati - il che fa pensare che, più che di tariffari, si debba parlare di preventivi), ma in molti casi è utile.
A Verona l'incontro si svolgerà presso il Consiglio Notarile, in Stradone Scipione Maffei, 5 - telefono 045-594066; chi vuole recarsi altrove può trovare l'elenco delle sedi qui.
Devo ringraziare l'Avvenire, per aver dato qui la notizia. Inutile aggiungere che non lo ha fatto per generosità, ma per dimostrare che non c'è alcun motivo per fare una legge sulle unioni civili o sul matrimonio egualitario perché i mezzi per tutelare i conviventi ci sarebbero già.
Il problema è che un matrimonio standard costa molto meno di un contratto personalizzato rogato da un notaio, ed è quindi alla portata di tutti, non solo di chi ha un grosso patrimonio da gestire.
Questa obiezione non va rivolta solo agli omofobi che vogliono creare una situazione in cui l'eterosessualità è l'identità meno dispendiosa, ma anche alle persone in ottima fede che vogliono abolire il matrimonio, e non si chiedono quanto costerebbe farne a meno.
Raffaele Ladu