La tragica scomparsa di Alex e Luca.


Dolore e sgomento, come sempre accade quando delle giovani vite vengono spezzate in modo tragico e improvviso: questi sentimenti provocati dalla morte di Alex e Luca Bortolaso, i due ventenni morti a causa delle esalazioni dell’ossido di carbonio mentre trascorrevano le vacanze di Capodanno a Ferrara di Monte Baldo. Erano una coppia di bisessuali. I due ragazzi uccisi dal monossido avevano 21 anni
 Luca era nato e viveva a Lonigo, una città che si è stretta attorno ai famigliari, alla mamma Gabriella, al papà Davide, al fratello Diego e al nonno.
I molti si sono recati in visita per manifestare cordoglio e conforto nel condominio di via Belvedere di Bagnolo dove Luca viveva con i genitori
Luca e Alex in un momento di spensieratezza (Facebook)
Luca e Alex in un momento di spensieratezza (Facebook)
Di lui gli amici ricordano la gentilezza e il buon carattere, l’allegria e quella gioia di vivere che per un ragazzo di vent’anni sono naturali come l’aria che respira. Nei diversi ristoranti in cui aveva svolto il servizio di cameriere, un lavoro che stava iniziando a consolidare, metteva in mostra le sue doti umane e professionali. La gita in montagna alle pendici del Baldo doveva essere un bel modo per passare qualche giorno di vacanza attendendo l’anno nuovo assieme al  suo ragazzo Alex e due ragazze. E’ bastata una leggerezza, un secchio di braci portato in camera per riscaldare l’ambiente e la festa si è trasformata in tragedia, gettando nella disperazione due famiglie e tingendo con il nero colore della tragedia le feste di Natale a Lonigo.
Alex si era dichiarato bisessuale un paio di anni prima della tragedia quando ha deciso di pubblicare sul suo canale Youtube un filmato nel quale faceva pubblicamente coming out. «Spero solo che questo video possa esservi d’aiuto se state attraversando un periodo difficile», spiegava. Poi la rivelazione, già visualizzata da centinaia di persone: «Ebbene sì, non mi piacciono solo le ragazze. Direte che la bisessualità è una fase, uno stato di confusione. Ma la realtà è che i bisessuali esistono. Ancora oggi ci sono tantissime persone che rimangono nascoste, ma io ho deciso di venire “fuori dall’armadio” e penso sia giusto che lo facciano altre persone». Lo sguardo puntato sulla webcam, e la voglia di urlare al mondo la sua identità. «Perché alla fine non importa cosa pensano gli altri - spiegava - l’importante è essere accettati dalle persone che ti vogliono bene per quello che sei e non per quello che fingi di essere. Alla fine tutto quello che c’è bisogno è semplicemente un po’ di tolleranza e accettare che ci siano persone con gusti diversi. Non penso che sia difficile».
«Fuori dall’armadio»
Alex Ferrari, uno dei due fidanzati
I commenti
Diversi i commenti al video pubblicato su internet, tutti di stima per la forza d’animo che Alex stava dimostrando nel farsi paladino dei diritti delle persone omosessuali e bisex. «Alex era fatto così, è sempre andato a testa alta anche quando qualcuno lo prendeva in giro», ricorda Matteo Taietti, che con Ferrari aveva condiviso gli studi. «Lui e Luca stavano insieme già da molto tempo - spiega - ed erano una bella coppia: sempre felici, sorridenti e circondati da amici».